#unlibroperriflettere - Non è te che aspettavo

Oggi per la rubrica #unlibroperriflettere ho deciso di parlarvi di cosa accade nella testa e nel cuore di due genitori che si trovano ad affrontare la nascita di un bambino malato.

Io ho deciso di parlarvi di una graphic novel di Fabien Toulmè, "Non è te che aspettavo".

"Non è te che aspettavo" è un’autobiografia dell’autore che ci narra della seconda gravidanza di sua moglie, Patricia. Fabien, fin dall'inizio della gravidanza manifesta la paura che sua figlia possa nascere con problemi di salute, in particolare che sia portatrice della trisomia 21. A causa di una diagnosi non ricevuta questi timori si rivelano realtà.

Fabien è un padre che non riesce ad accettare sua figlia, è incapace di provare affetto per lei, di prenderla in braccio, di amarla come aveva fatto con la sua primogenita. Si sente schiacciato da un peso insostenibile e inizia anche a nutrire il desiderio che Julia non guarisca dai suoi problemi di cuore e di respirazione. Pensieri duri, addirittura brutti da leggere, ma veri, privi di ipocrisia. Infatti mi è piaciuto molto che l'autore non abbia cercato di mascherare i suoi sentimenti, persino apparendo duro. Mostrando le difficoltà nel rapportarsi con la malattia, con la paura di perdere quel bambino, di non riuscire a gestire concretamente una situazione simile. Ma Fabien nel corso delle tavole ci mostra come riesca ad affrontare il lutto per quel bambino immaginato e desiderato durante la gravidanza, tanto diverso da quello "reale", come affrontare la frustrazione e l'invidia nei confronti degli altri genitori così fortunati ad avere figli "normali" (come dice Fabien). Di fatti Fabien nel corso del fumetto acquisisce nuova consapevolezza sulla malattia e i sentimenti per sua figlia mutano in un amore immenso per quella creatura che ha deciso di sceglierli come genitori. Viene mostrato anche il rapporto di Louise, la prima figlia, con la sorellina, da subito molto intenso. Infatti Louise fin da subito ha provato affetto per quella sorella da proteggere e con cui entrare in sintonia.

Le tavole hanno colori diversi che si susseguono, come a scandire e enfatizzare i vari sentimenti provati, una sorta di percorso. Questo fumetto infatti è il percorso di due genitori che si devono scontrare con la loro più grande paura, che devono capire come crescere una bambina con una patologia che non conoscevano in modo approfondito.

"Non è te che aspettavo, ma sono contento che tu sia arrivata".