Riflessioni sul suicidio

2024-12-17 10:34

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– Ma davvero vuole morire?



– Nessuno si suicida perché vuole morire.



– E allora perché lo fa?



– Perché vuole fermare il dolore.



(Tiffanie DeBartolo)




Vorrei spendere due parole in merito a questa notizia perché ultimamente stanno aumentando in modo preoccupante i


#suicidi

e inizio a pormi domande sulle motivazioni. Penso che ci troviamo di fronte ad un momento storico di forte sofferenza delle persone e pochi strumenti a livello sociale per supportarle in modo adeguato. Così la sofferenza appare tanto enorme in quel momento da decidere di porre fine a tutto nel modo più definitivo. Purtroppo me ne rendo conto quotidianamente nella libera professione, il numero di pazienti sta aumentando e difficilmente si riesce a dare uno spazio di ascolto in tempi congrui. Se vi trovate in difficoltà chiedete aiuto, è possibile tornare a stare meglio e il servizio privato non è l'unica possibilità. Vi lascio alcuni numeri e indicazioni.



Ma svolgendo anche il lavoro di consulente per Rfi mi capita quotidianamente di parlare con macchinisti che hanno subito un investimento quindi vorrei spendere due parole anche per loro. Dico subito perché purtroppo un treno in marcia è difficile che si arresti in tempo per evitare l'impatto ed è per questo motivo che viene scelto spesso come metodo d'elezione per chi decide di porre fine alla sua vita. Purtroppo chi soffre non si rende conto che dall'altra parte vi è una persona che può rimanere turbata da tale avvenimento. Dai racconti che ascolto quasi quotidianamente si evince quanto siano eventi che rimangono impressi nella mente anche dopo anni, ben consapevoli di aver fatto quanto nelle loro possibilità per arrestare il treno prima dell'impatto ma con il senso di colpa di non esserci purtroppo riusciti. Senso di colpa che spesso viene amplificato dai giornali che sottolineano proprio che il macchinista non è riuscito a frenare, quasi ne fosse colpevole. In realtà non tutti sanno che sono tanti i fattori che intervengono sul tempo di frenata di un treno (velocità treno, tipo di treno, massa del treno, pendenza linea ecc.) e non può avvenire nell'immediato come si pensa.



Il mio pensiero quindi oggi va ad entrambi, oltre che ai familiari, che a loro volta avranno un forte senso di colpa per non aver impedito il gesto. Purtroppo anche in questo caso poco c'è da fare, è impossibile prevedere un gesto simile se non si è dei professionisti. E forse neanche per noi è così facile comprendere quanto sia reale o meno una minaccia di suicidio.





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