#unaserietvperriflettere - Unbelievable

Oggi, anzichè la rubrica #unlibroperriflettere, ho pensato di far uscire la rubrica #unaserietvperriflettere. Così, per cambiare...No, lo confesso in realtà è che sto leggendo alcuni libri ma non li ho ancora finiti e quindi non posso parlarvene.
Trovate questa miniserie su Netflix. Un giorno cercavo qualcosa da guardare e leggendo la trama mi è parsa una serie tv interessante e ben fatta. Parliamo di Unbelievable, non so se ne avete mai sentito parlare.
La serie tv è ispirata a fatti realmente accaduti nel 2008 a Lynnwood, nello Stato di Washington, fatti che furono riportati dalla stampa americana solo nel 2015, in un’inchiesta "An Unbelievable Story of Rape" che vinse il premio Pulitzer.
La serie tv narra la storia di Marie, un'adolescente che denuncia alla polizia di essere stata struprata da un uomo che si è introdotto di notte in casa sua. A causa di alcune incongruenze nel racconto la polizia mette in dubbio la veridicità dell'episodio e la accusa di mentire sulla violenza subita. Marie finisce per non credere essa stessa a ciò che racconta e il detective che segue il caso la spinge a confessare di non aver subito l'abuso e per questo viene denunciata per aver presentato falsa testimonianza. Nel frattempo due detective (donna), appartenenti a due diversi distretti di polizia, scoprono che ciascuna di loro sta seguendo un caso di abuso sessuale che presenta delle forti analogie con il caso dell'altra. Attraverso un percorso tortuoso le due detective scopriranno la verità e troveranno il colpevole.
Questa non è la solita serie tv crime perchè sposta lo sguardo sui sopravvissuti agli abusi e su cosa devono patire nel momento in cui denunciano una violenza. Nella serie tv viene mostrato in quanti modi sia possibile oltraggiare una persona che ha già subito il trauma dell'aggressione. Trattata come una delle tante, come una bugiarda incolpata di falsa testimonianza, lasciata sola senza nessun supporto psicologico, la vittima finisce per subire una seconda violenza anzichè sostenerla nel suo percorso di riabilitazione del trauma subito. E' per questo che molte donne, e ancora più uomini, non denunciano le violenze subite, per non subire una doppia violenza.
Perchè vi parlo di un argomento così delicato? Innanzitutto perchè mi sta a cuore, è stato l'argomento di entrambe le mie tesi di laurea, triennale e magistrale, perchè molti non lo sanno ma in magistrale ho studiato psicologia investigativa e criminale quindi spesso mi sono trovata a studiare questi argomenti. E secondo, ma non meno importante, anzi, vorrei sensibilizzare tutti su questo argomento perchè purtroppo sempre più spesso giornali e tv empatizzano con il carnefice/assassino giustificandolo e disumanizzando/colpevolizzando le vittime. Un esempio? Dire che il marito ha ucciso la moglie perchè la amava troppo è fuori ogni logica, vuol dire giustificare l'assassino e colpevolizzare la vittima come se fosse colpa sua per non riuscire a ricambiare questo troppo amore. Dire che una donna è stata stuprata perchè aveva una gonna corta in discoteca vuol dire giustificare lo stupratore e colpevolizzare la vittima. La tv e i giornali sono pieni di queste frasi durante le interviste o negli articoli. Un esempio su tutti? L'intervista vergognosa che ha fatto Bruno Vespa ad una donna che vive con la scorta perchè il suo ex marito, che ha espresso la volontà di ucciderla, è tornato libero. Per chi non avesse seguito la vicenda vi lascio il link dove sono riassunti i fatti. Quell'intervista era raccapricciante e per fortuna in questo caso sono stati presi provvedimenti ma ci sono migliaia di articoli e interviste di questo tipo. E ci stupiamo se una donna (o un uomo, perchè si anche loro possono essere vittime di violenza) non denuncia?
Spero che anche questa nuova rubrica vi sia piaciuta e che non abbiate trovato l'argomento trattato in modo troppo "pesante".

Vi lascio il link al trailer se volete farvi un'idea della mini serietv https://www.youtube.com/watch?v=uI4GGrF0cUE

E poi vi lascio con una frase che dice Marie in una puntata della serie tv “Anche le persone buone, quelle persone su cui potresti contare, se trovano la realtà sconveniente, e se la verità non gli piace e non li soddisfa, non ci credono. Anche se tengono moltissimo a te, loro non ti crederanno”.