#unlibroperriflettere - Ho amato un manipolatore

Oggi per la rubrica #unlibroperriflettere ho deciso di trattare un argomento molto attuale, la violenza fisica e psicologica. Io ho deciso di leggere "Ho amato un manipolatore" di Caroline Bréhat, un libro-denuncia che racconta la storia vera di una donna maltrattata dall'uomo che aveva scelto come suo compagno di vita. Il libro si snoda su tre momenti: la seduzione, l'appropriazione e la distruzione.

"Il mondo di Caroline cambia improvvisamente quando intervista Julian Jones, un cantante: si ritrova così nel vortice di una grande sconfinata passione come mai le era sembrato di vivere prima di allora. Julian è un principe azzurro bello, seducente, intelligente. I problemi iniziano subito dopo, quando la tenerezza del marito rivela una profonda fragilità, con imprevedibili cambiamenti d’umore. Il sogno di Caroline si incrina. Un giorno, lei vede per strada un uomo che picchia sua moglie, si riconosce nella malcapitata e improvvisamente si scopre prigioniera di un mostro. È l’inizio della rinascita, il coraggio di una scelta portata avanti con tenacia."

Nel libro la protagonista ci viene presentata come una persona che, seppur attrezzata, per un periodo della propria vita, incapace di riconoscere che si trattasse di violenza, ha accettato violenze verbali e crescenti maltrattamenti da suo marito. Marito che dapprima si è presentato come il principe azzurro ma si è rivelato poi un manipolatore che le faceva violenza verbale, fisica, psicologica, morale. Fino a che un evento a cui assiste fa crescere in Caroline la consapevolezza di ciò che stava vivendo e di dover lottare per scappare da quella situazione. Inizia così la sua battaglia, sicuramente non semplice, ma che mostra alle vittime che da quel rapporto altamente distruttivo e dal dolore si può comunque uscire.

I capitoli sono tutti anticipati da una frase che evidenzia un tratto distintivo del narcisista manipolatore, che ne traccia una sorta di identikit. Ve ne riporto alcune.

"Il problema cruciale di queste persone è il distacco affettivo. Quando vengono a trovarsi in una situazione di intimità cresce in loro la paura di essere abbandonati, in concorrenza con la paura di essere fagocitati. L'uomo violento cerca di tenere sotto controllo la partner, che percepisce come un elemento essenziale e al tempo stesso ripugnante". Donald G. Dutton

"La violenza provocata dall'odio si manifesta quando la vittima reagisce, quando cerca di riaffermare un pò di libertà" Marie-France Hirigoyen

"Queste persone sviluppano un processo cognitivo nel quale il malessere interiore viene vissuto come qualcosa che è stato provocato dall'altro: da qui il ricorso alla violenza, che giustificano facendone ricadere la responsabilità sull'altro" Jacques Broué e Clément Guèvremont

"La vulnerabilità del narcisista è tale che la ferita può essere curata solo con la distruzione dell'altro" Jacques Broué e Clément Guèvremont

Avete mai letto questo libro o altri su questo tema? Vi è piaciuto?
Devo dire che questo libro mi è piaciuto, è discorsivo, non drammatizza gli eventi, ho apprezzato che all'inizio e alla fine del libro ci siano parti che trattano in modo più tecnico il tema del narcisismo manipolatorio. Che ne pensate?