Da piccola (ma un po' anche ora lo confesso) passavo ore a pancia in su a guardare le nuvole. A vederle scorrere, a vederci immagini. Ma non sono l'unica affascinata dalle nuvole e dal loro susseguirsi nel cielo, fin da sempre infatti quelle cose così soffici, libere, eteree, hanno esercitato un grande fascino su artisti e scrittori.
Oggi in #unlibroperriflettere parliamo di Massimo Cellini, autore di "I segreti delle nuvole", che in quelle nuvole ci vede bambini, per la precisione bambini che ancora non sono venuti al mondo. In questa fiaba per adulti l'autore racconta la genesi di una famiglia da un altro punto di vista, quello del bambino non ancora nato, in (im)paziente attesa su quei soffici batuffoli. Ma sarà così per tutti i bambini?
"Fa' attenzione a ciò che sto per dire: le nuvole non sono quello che pensi. O almeno non sono soltanto quello che pensi.
Sopra le nuvole è pieno di bambini, pienissimo. È pieno di bambini che aspettano di essere chiamati alla vita, che aspettano di nascere. Come in comode, soffici, bianchissime, sale d'attesa. Non stupirti, ci sei stato anche tu anche se l'hai dimenticato. Ci siamo stati tutti. Nessuno ricorda di esserci stato, di essersi affacciato, da lassù, e di avere tifato perché i propri possibili genitori si incontrassero, si conoscessero, si innamorassero e decidessero di metterlo al mondo. Ma è successo, altrimenti non saresti qui, non staresti leggendo queste righe.
I segreti delle nuvole racconta la storia di Tommaso e della famiglia Sili. Tra le nuvole e la piccola cittadina di Urbania, tra il cielo e le verdi colline delle Marche. Racconta la vita dolce e spericolata di questo bambino prima di nascere, a diecimila metri dal suolo, e quella che l'aspetta, in una famiglia felice come tante, infelice come tante. Racconta l'attesa, insieme a migliaia di altri bambini, e poi la discesa sulla terra.
Questo libro è una fiaba che fa ridere e commuove. Ha la fantasia e l'universalità del Piccolo Principe e un linguaggio che sa toccare il cuore. Ha la magia delle immagini di Valerio Berruti.
Insieme, parole e immagini, raccontano i piccoli abitanti delle nuvole - i loro segreti - che rincorrono senza tregua desideri irraggiungibili, che si esaltano e disperano e disperandosi rovesciano sulla terra pioggia e grandine. E quando ridono è perché laggiù, quaggiù, due persone si sono innamorate."
Questo libro con delicatezza tocca diversi argomenti: la nascita/fine di una relazione amorosa, la nascita di un figlio e di due genitori, le difficoltà delle coppie che non possono avere figli o delle famiglie non tradizionali, il dolore di chi ha perso il proprio bambino, il lutto, le differenti situazioni socio-economiche in giro per il mondo in cui nascono e crescono i bambini, l'esperienza del viaggio. Ma soprattutto dà una risposta alternativa alla domanda "da dove veniamo?".
I bambini sulle nuvole sono bambini in potenza, in attesa di venire al mondo. Ma quanti riusciranno ad arrivare tra le braccia dei propri genitori per cominciare il loro percorso terreno? Sulle nuvole si incontreranno tanti bambini diversi il cui unico desiderio è di venire al mondo per essere amati dalla propria famiglia. Perchè è l'amore che fa una famiglia non quanti genitori si hanno e di che genere (inteso come genere sessuale).
Oggi in #unlibroperriflettere parliamo di Massimo Cellini, autore di "I segreti delle nuvole", che in quelle nuvole ci vede bambini, per la precisione bambini che ancora non sono venuti al mondo. In questa fiaba per adulti l'autore racconta la genesi di una famiglia da un altro punto di vista, quello del bambino non ancora nato, in (im)paziente attesa su quei soffici batuffoli. Ma sarà così per tutti i bambini?
"Fa' attenzione a ciò che sto per dire: le nuvole non sono quello che pensi. O almeno non sono soltanto quello che pensi.
Sopra le nuvole è pieno di bambini, pienissimo. È pieno di bambini che aspettano di essere chiamati alla vita, che aspettano di nascere. Come in comode, soffici, bianchissime, sale d'attesa. Non stupirti, ci sei stato anche tu anche se l'hai dimenticato. Ci siamo stati tutti. Nessuno ricorda di esserci stato, di essersi affacciato, da lassù, e di avere tifato perché i propri possibili genitori si incontrassero, si conoscessero, si innamorassero e decidessero di metterlo al mondo. Ma è successo, altrimenti non saresti qui, non staresti leggendo queste righe.
I segreti delle nuvole racconta la storia di Tommaso e della famiglia Sili. Tra le nuvole e la piccola cittadina di Urbania, tra il cielo e le verdi colline delle Marche. Racconta la vita dolce e spericolata di questo bambino prima di nascere, a diecimila metri dal suolo, e quella che l'aspetta, in una famiglia felice come tante, infelice come tante. Racconta l'attesa, insieme a migliaia di altri bambini, e poi la discesa sulla terra.
Questo libro è una fiaba che fa ridere e commuove. Ha la fantasia e l'universalità del Piccolo Principe e un linguaggio che sa toccare il cuore. Ha la magia delle immagini di Valerio Berruti.
Insieme, parole e immagini, raccontano i piccoli abitanti delle nuvole - i loro segreti - che rincorrono senza tregua desideri irraggiungibili, che si esaltano e disperano e disperandosi rovesciano sulla terra pioggia e grandine. E quando ridono è perché laggiù, quaggiù, due persone si sono innamorate."
Questo libro con delicatezza tocca diversi argomenti: la nascita/fine di una relazione amorosa, la nascita di un figlio e di due genitori, le difficoltà delle coppie che non possono avere figli o delle famiglie non tradizionali, il dolore di chi ha perso il proprio bambino, il lutto, le differenti situazioni socio-economiche in giro per il mondo in cui nascono e crescono i bambini, l'esperienza del viaggio. Ma soprattutto dà una risposta alternativa alla domanda "da dove veniamo?".
I bambini sulle nuvole sono bambini in potenza, in attesa di venire al mondo. Ma quanti riusciranno ad arrivare tra le braccia dei propri genitori per cominciare il loro percorso terreno? Sulle nuvole si incontreranno tanti bambini diversi il cui unico desiderio è di venire al mondo per essere amati dalla propria famiglia. Perchè è l'amore che fa una famiglia non quanti genitori si hanno e di che genere (inteso come genere sessuale).