#unlibroperriflettere - Il gabbiano Jonathan Livingston

Torna #unlibroperriflettere. E oggi vorrei parlarvi di un classico che sicuramente avrete sentito nominare. A me lo avevano fatto leggere a scuola e devo ammettere di non averlo amato molto, non ne capivo il significato perchè probabilmente era troppo presto. Ma poi, vedendolo nella mia libreria, ho deciso di dargli una seconda opportunità. Oggi quindi si parla del libro Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach.

La storia ruota intorno alla vita del gabbiano Jonathan Livingston dai suoi primi esperimenti acrobatici fino al raggiungimento della perfezione. Descrive un percorso di miglioramento interiore attraverso una serie di tappe intermedie. Il romanzo è diviso in tre parti: nella prima si racconta della crescita di Jonathan, del suo rapporto difficile con lo Stormo a causa della propria immensa passione per il volo, fino al suo esilio; nella seconda parte Jonathan viene a contatto con un gruppo di gabbiani liberi, grazie ai quali apprende tutte le sue potenzialità; nella terza parte, Jonathan è ormai adulto e si dedica all’insegnamento del volo ad altri suoi simili.

Jonathan Livingston è un gabbiano dello Stormo Buonappetito ma, a differenza dei suoi compagni, la passione vera di Jonathan è quella per il volo in sé e non come mero strumento utilitaristico per procurarsi il cibo, come avviene per gli altri gabbiani. Inizialmente, per timore di essere diverso dagli altri membri dello stormo, Jonathan reprime la propria passione, in seguito egli decide di dedicarsi al volo con metodo ed esercizio costante, al prezzo di grandi sacrifici, per raggiungere la perfezione. Così in poco tempo riesce a compiere acrobazie incredibili, mai compiute da nessun altro volatile. Insofferente al rigido conformismo dello Stormo, che non accetta la sua spericolatezza, viene espulso ed emarginato dallo stormo. Jonathan trascorre diversi anni ad esercitarsi nel volo in solitaria, sperimentando nuove acrobazie, finché un giorno incontra due gabbiani, dal piumaggio più luminoso e splendente degli altri, che lo convincono a seguirli in un superiore, seppur temporaneo, livello di esistenza, dove Jonathan incontrerà altri gabbiani che condividono la passione per il volo. In questo luogo, grazie all'aiuto di due istruttori, continuerà il suo percorso verso la perfezione. Il percorso di formazione di Jonathan prevede che egli alleni soprattutto la sua mente, nella ricerca costante di un’idea di libertà che coincida con l’immagine di una creatura superiore, il Grande Gabbiano. Impara anche a volare istantaneamente con il pensiero, a superare il "qui ed ora". Quando Chiang, uno dei suoi maestri, svanisce verso una dimensione superiore, Jonathan rimane con Sullivan a istruire i nuovi gabbiani. Jonathan, tormentato dal desiderio di insegnare al resto dei gabbiani dello Stormo Buonappetito tutto ciò che ha appreso, torna sulla terra, a completamento del proprio perfezionamento. Dovrà essere un maestro capace di perdonare e istruire proprio lo Stormo Buonapettito che, tempo prima, l’aveva cacciato. Qui incontra un giovane gabbiano, Fletcher Lynd, in cui, come mentore, egli si rivede. Qui altri gabbiani, desiderosi di apprendere le tecniche del volo libero, si aggregano a Jonathan e al suo discepolo. Quando anche Fletcher è giunto al livello di maestro Jonathan capisce che la sua missione è conclusa e svanisce nel nulla.

Questo libro è molto metaforico e molto evocativo, infatti ognuno può vederci un pezzetino di sé stesso. Tutto il romanzo risulta come una grande metafora che può essere letta in vari modi. La metafora principale del libro, ossia il percorso del gabbiano che impara a volare attraverso il sacrificio, l'abnegazione, la determinazione ci fa vedere come provare, sbagliare, sperimentare senza aver paura del giudizio altrui, sfidare sé stessi, scoprire parti di noi stessi sia necessario per crescere, cambiare, inseguire i propri sogni. E poi il volo può essere associato alla metafora della libertà.

Vi lascio con due frasi che a me piacciono molto in quanto ritengo siano il fulcro del libro.

“Al vero Gabbiano Jonathan che vive nel profondo di tutti noi.”

"Qualunque cosa tu faccia non pensare mai a cosa diranno gli altri, segui solo te stesso, perché solo tu nel tuo piccolo sai cosa è bene e cosa è male, ognuno ha un proprio punto di vista, non dimenticarlo mai, impara a distinguerti, a uscire dalla massa, non permettere mai a nessuno di catalogarti come “clone di qualcun altro”, sei speciale perché sei unico, non dimenticarlo mai."