#unlibroperriflettere - La principessa che credeva nelle favole

Eccoci qua per il nostro secondo incontro di #unlibroperriflettere. Oggi vorrei parlarvi di una fiaba. No, non sono solo per bambini. E si lo so, vi sentite un pò troppo grandi per leggere le fiabe, ma spesso portano messaggi che altrimenti non arriverebbero a destinazione. Marcia Grad Powers ne ha scritte ben due! Partiamo da "La principessa che credeva nelle favole".
Victoria è una principessa e come tale cresce nella convinzione che un giorno arriverà il suo Principe Azzurro e vivranno felici e contenti la loro fiaba. Ma come talvolta accade, la favola diventa un incubo e scopre che il principe non è poi così azzurro; dopo il matrimonio il principe alterna momenti di dolcezza ad altri di rabbia immotivata durante i quali denigra e svaluta la moglie. Victoria non capisce come possano essere entrambi suo marito, il Signor Sorriso, dolce e premuroso e il Signor Nascosto, irascibile e cattivo. Pensa di
essere lei la causa di questo duplice comportamento e quindi decide di cambiare e diventare perfetta ai suoi occhi, mettendo da parte sè stessa. Ma neanche questo basterà.
Questo libro parla della dipendenza affettiva che si può instaurare in un rapporto amoroso e di come uscirne, di come uscire da una relazione tossica e sviluppare la propria
indipendenza fisica ed emotiva. Dipendere emotivamente da un'altra persona fa si che la nostra felicità non dipenda da noi stessi e da ciò che desideriamo ma da un altro, dai suoi
gesti, dalle sue parole, dalle sue reazioni nei nostri confronti. Questo comporta che spesso mettiamo a tacere il nostro vero Io per compiacere l'altro, sono relazioni con partner che
non piacevano loro per ciò che erano ma per quello che esse volevano o avevano bisogno che fossero. Ed è proprio quello che succede alla Principessina Victoria che per compiacere il Principe Azzurro ha messo a tacere Viky. Ha perso di vista la propria felicità, i propri desideri, i propri sogni per compiacere gli altri, cercando di non deludere le aspettative altrui. Infelice e ferita dalla persona che ama decide di intraprende un percorso alla scoperta di sè e alla conquista della propria autonomia. Ella sarà accompagnata da bizzarri "aiutanti" che la porteranno ad abbandonare la strada segnata sulla cartina, quella più "facile" e sicura e intraprendere nuove vie, più tortuose e faticose. Attraverserà il Sentiero della Verità, dove scoprirà che la verità è la medicina migliore, che non tutte le favole hanno il lieto fine, che deve imparare ad accettare ciò che non può cambiare senza che questo la paralizzi. Rischierà di annegare nel Mare delle Emozioni perchè si aggrappa a scialuppe non idonee, a volta bisogna smettere di stare aggrappati e muoversi, nuotare lontano. Deve poi attraversare la sconcertante Terra delle Illusioni, dove Victoria impara che deve affidarsi solo a sè stessa per evitare di perdersi. Giunge poi nel Viale dei Ricordi, la parte più difficile del viaggio, dove rivive eventi felici ma anche tanti eventi dolorosi che scatenano la rabbia, verso i genitori che la volevano aderente al protocollo reale, verso sè stessa per aver accettato tutto ciò senza controbattere, verso il principe che si è rivelato diverso da quello che immaginava. L'ultima tappa del viaggio è la Valle della Perfezione dove la principessa impara che la perfezione è negli occhi di chi guarda poichè è il riflesso di ciò che pensiamo di noi stessi, così rivede tutte le sue imperfezioni e capisce che invece sono i suoi punti di forza, quelli che le hanno permesso di fare quel difficile viaggio alla scoperta di sè. In questo percorso Victoria ha scoperto che una persona può amarne un'altra solo nello stesso modo in cui ama se stessa: con tenerezza e accettazione o con intransigenza e rifiuto. Scoprirà anche che è giusto accettare dei compromessi ma non a scapito della propria felicità, della propria identità e della propria autostima. E che è giusto voltare le spalle a ciò che ci fa soffrire.