#unlibroperriflettere - Quattro etti d'amore, grazie

Per #unlibroperriflettere oggi vi propongo "Quattro etti d'amore, grazie" di Chiara Gamberale.

“Un litro di latte parzialmente scremato. Uno intero. Mezzo chilo di penne rigate. Un barattolo di fiducia. Due di marmellata alle ciliegie. Un chilo di patate, uno di illusioni. Un arrosto d'infanzia e uno di tacchino: da surgelare. Due bustine di pietà, due di lievito, una serata diversa da tutte, un cespo di abitudini, uno di lattuga, il posto fisso, un tubetto di dentifricio ultrasbiancante, la sigaretta dopo il caffè, una telefonata lunga, il perché, sei rotoli di carta igienica, il weekend al mare, il telegiornale delle otto, una risata scema, qualche mandarino, la verità, però anche no, un flacone di ammorbidente, una confezione di preservativi, una di pannolini, lo yoga, tre pacchi di biscotti panna e cioccolato, un'offerta speciale, il prezzemolo. Serve davvero tutta questa roba, alla gente che passa di qui? Gli serve, certo: ma non gli basta. E allora a che gli serve se non gli basta? Boh.”

Guardando di nascosto il carrello di una persona si può immaginare la sua vita, ed è quello che succede anche alle due protagoniste del romanzo. Quasi ogni giorno Erica e Tea s'incrociano tra gli scaffali di un piccolo supermercato, si spiano e si aggrappano a piccoli indizi che per ognuna raccontano la felicità dell'altra ma nello stesso tempo sottolineano il malessere che le fa sentire distanti rispetto alla vita che conducono. Erica ha 33 anni, un posto in banca, un marito devoto e due figli. Erica fa la spesa di una madre di famiglia. Tea Fidelibus è un'attrice, ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore. Tea non va oltre gli yogurt light e i pasti pronti. Erica osserva il carrello di Tea, la star della tv, e sogna la libertà di una ragazza senza figli, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un grande amore proibito. Tea, viceversa, desidera una vita abitudinaria e la promessa di una pace che a lei pare negata, sogna una vita serena e più “banale”

Erica e Tea sono due donne apparentemente agli antipodi per le loro scelte di vita. Erica è una moglie e una madre lavoratrice, deve pensare alla gestione della famiglia, della casa, perdendo un po’ se stessa, tanto da sentirsi “sottovuoto”, come se la sua testa fosse imprigionata dentro ad un palloncino e viva in modo ovattato. Erica sembra lasciarsi appiattire dalla routine quotidiana, non trovando più conforto nella presenza ingombrante di una famiglia tanto desiderata e sognando una vita più spensierata, cerca così rifugio nei ricordi delle superiori e nella chat dei suoi ex compagni di scuola. Dall’altra parte abbiamo Tea, attrice, bella, sposata con un uomo-Peter Pan da cui non riesce ad allontanarsi nonostante le difficoltà di coppia, legata ad un amante che la fa sentire speciale ma a cui non sa o non vuole dare nulla di più. La prima rappresenta la donna come figura più socialmente accettata, la seconda rappresenta ciò che tutte le donne vorrebbero essere. Entrambe sbirciano il carrello dell'altra sognando la vita dell'altra. Questo scambio diventa così l'occasione per guardare in faccia le proprie scelte e l'insoddisfazione che ne è conseguita.

Entrambe fantasticano sulla vita dell'altra, pensandola perfetta. Se solo sapessero che ad entrambe manca una manciata di amore nonostante una famiglia e un buon lavoro l'una e una carriera avviata e i soldi l'altra. Dietro la patina di apparente serenità, si nascondono drammi personali che spesso le due non riescono ad ammettere neanche con sé stesse. Ed è proprio questo che hanno in comune queste due donne apparentemente così diverse, una continua ricerca di attenzioni e affetto, il disperato bisogno di sentirsi curate e coccolate da qualcuno, tanto da farne una richiesta banale come se si potesse comprare al bancone dei salumi di un qualsiasi supermercato.

Questo libro risulta scorrevole e leggero ma ci fa riflettere su due aspetti importanti, quanto l'immagine che diamo di noi all'esterno sia differente da ciò che siamo realmente, quanto quell'apparenza possa essere sbagliata e quanto anche una vita apparentemente perfetta possa essere caratterizzata dalla continua ricerca di amore, attenzioni, soddisfazione personale. Perché vera protagonista di questo romanzo è l'insoddisfazione personale, e le possibilità che l'amore ha e non ha per metterla a tacere, o quantomeno contenerla.

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Vi sono mancata con le mie proposte di lettura? Secondo me neanche un po'
Oggi in #unlibroperriflettere torniamo alle fiabe per adulti con "Il cavaliere che aveva un peso sul cuore" di Marcia Grad Powers.

"Duke è un cavaliere amato e rispettato, e come cacciatore di draghi non ha eguali. Ma un giorno Allie, sua moglie, lo lascia, mentre suo figlio Johnny, per il quale aveva previsto una grandiosa carriera da cacciatore di draghi, manda in fumo i suoi progetti svelandogli che non è quella la vita che vuole per sé. Incapace di accettare questi cambiamenti e frustrato dall'impossibilità di far tornare le cose come prima, Duke inizia ad avvertire un peso sul cuore che diventa via via più gravoso, fino al punto di essere insostenibile e privarlo di tutte le energie, diventando una zavorra. Sconvolto e in cerca d'aiuto, si imbatte in un gufo parlante e, grazie ai suoi consigli, inizia un percorso per ritrovare la felicità perduta. E, come per magia, il peso sul cuore si dissolve, lasciandolo colmo di fiducia nel futuro e in ciò che la vita riserva di buono ogni giorno."

Il protagonista della fiaba, come avrete capito, è Duke, che si ritrova, da un giorno all’altro, ad avere problemi coniugali, genitoriali e professionali. Viene lasciato dalla moglie, che lo accusa di non esserci e di non saper parlare all’interno della coppia. Si sente rifiutato dal figlio, che gli dice che a lui non interessa diventare un cacciatore di draghi come lui perchè ha altri interessi. Ciò produce conseguenze sul suo cuore che, a poco a poco, diventa così pesante da diventare un problema durante la battaglia. I movimenti sono scoordinati, appesantiti, il pensiero non è lucido ed è così che viene sconfitto da un drago.
Perchè il cuore di Duke si è appesantito? Perchè i suoi pensieri si sono problematicizzati, sono diventati contorti, e hanno preso il sopravvento.

Grazie ad alcuni aiutanti d'eccezione intraprenderà un cammino alla volta del cambiamento, della crescita personale autentica e della riscoperta del proprio sé.

Duke riuscirà a dare un nome al suo problema (dis-agio di tipo II) e a trovare tante piccole soluzioni per risolverlo. Partendo quindi da un’attivazione personale Duke intraprende il suo viaggio sulla Via della Serenità, dove comprende che si può essere felici anche se le cose non vanno esattamente come programmato, basta saperle guardare da un altro punto di vista, perché spesso persino le avversità nascondono doni inaspettati. Talvolta nella vita infatti accadono cose che non vorremmo accadessero, mentre altre che desideriamo ardentemente non si verificano. Ma se combattiamo con tutte le forze contro ciò che è ineluttabile, ci ritroviamo depressi, stressati, furiosi. E accettare ciò che non si può cambiare, per concentrarsi su quello che invece dipende dalla nostra volontà è il primo passo per ritrovare la serenità. Il primo cambiamento compiuto da Duke è stato quello di cambiare prospettiva, che gli ha consentito di modificare la logica dei suoi pensieri, rendendo lineari quei pensieri contorti, di trovare una nuova serenità e un nuovo benessere. Le nuove logiche indotte dal cambiamento gli hanno permesso di avere un ruolo attivo all’interno della propria vita, cambiando la parola dovere con potere, un coraggio lontano da quello basato solo sulla forza fisica che lo ha sempre contraddistinto. Il segreto per ritrovare la serenità sta quindi nel guardare le cose da un punto di vista differente e concentrare le energie su ciò che invece dipende dalla nostra volontà. Solo così saremo in grado di superare le avversità che la vita ci riserva. Nessuno può regalarci la serenità, dipende da noi conquistarla.

“Che io possa avere la SERENITA’ per accettare le cose che non posso cambiare, il CORAGGIO per cambiare ciò che posso e la SAGGEZZA per capire la differenza”.

La chiave del cambiamento sta nelle nostre scelte e nel nostro modo di pensare. Solo scacciando i pensieri negativi possiamo ritrovare la nostra pace interiore ed eliminare quel peso sul cuore.
Questa è la chiave della vera felicità.